Botta Luca

Nel 1988, appena raggiunto il diploma di Perito Industriale, mio padre mi chiese di entrare a far parte della sua piccola agenzia assicurativa. Ancora non sapevo che questo sarebbe poi diventato il mio mondo. Ma c’era una vocina dentro di me, quella che poi mi avrebbe guidato in tutte le fasi della mia vita, a suggerirmi di accettare subito la proposta di un genitore che vedeva in me la continuità del suo lavoro.

Il nostro mondo è difficile, a volte duro, ma ci permette di essere un tassello fondamentale della società odierna. Oggi non c’è più spazio, per fortuna, per l’improvvisazione che ha è stato un fattore comune a molti operatori assicurativi negli anni ’80 - ’90, inquinando questa bellissima professione.

Il nostro compito è anche questo: dimostrare che la nostra è appunto una professione, non un lavoro e che, come tutte le strade da percorrere ha le sue salite. Le vette, tuttavia, ci conducono a panorami spettacolari.

Non per niente, tra le mie passioni viscerali ci sono la montagna ed il ciclismo, che vivo da sempre: prima come Giudice di Gara e ora come Organizzatore di Gare ciclistiche.

Il ruolo a me più congeniale è quello commerciale, ma essere parte di un ingranaggio significa mettersi a disposizione in qualsiasi ruolo sia necessario.